Comune e progetto Spirito d’Abruzzo: ritardi e scadenze che mettono la città a rischio

SULMONA – Altro problema tra i tanti che la sindaca Casini ha causato alla città attraverso le sue finte dimissioni, è rappresentato dai ritardi sul progetto “Spirito d’Abruzzo”, e i relativi 13 milioni di euro provenienti dal Masterplan.

Nonostante questo, da notizie certe da noi raccolte, la relativa Convenzione sarà sottoscritta a breve, e così la Regione, il Comune e la Sovrintendenza avranno la disponibilità dello strumento necessario con cui procedere.

Sempre se le cose andranno per il verso giusto. Abbiamo dubbi perché non riusciamo a capacitarci come sia stato possibile da parte del Comune far trascorrere oltre due anni dalla firma della prima Convenzione (alla presenza di Renzi) senza fare nemmeno un piccolo passo avanti per far partire un progetto che ha l’ambizione di costituire concretamente il rilancio di tutta l’area peligna.

Il Comune finora ha brillato per la sua assenza. Timori, perplessità, perdite di tempo inutili, indolenza, il tutto a discapito della concretizzazione del progetto. Bisognerà ora, al solito, rimboccarsi le maniche e fare in fretta: la procedura non ha più tempi utili, e rischia la decadenza.

Il progetto fu realizzato a cura del Parco della Majella, si basava e si basa su un’idea cardine: permettere di riprodurre nell’Abbazia Celestiniana, su una superficie coperta di 10mila mq, l’intera realtà abruzzese in tutti i suoi aspetti, attraverso una tecnologia in virtual (caleidoscopica). Ovvero con un’unica mossa avere accesso, e vedere come dal vivo, tutta l’offerta del territorio di riferimento: Parchi e Aree protette, l’Area cibo, l’Area artigianato, l’Area spazi culturali, l’Area religiosa, l’Area Ovidio etc.

L’idea è pertanto quella di mettere il visitatore, il turista in condizioni di conoscere tutto dell’Abruzzo da un singolo luogo, con un’unica azione. Una motivazione forte questa per contribuire a raggiungere flussi di turismo stabile e non mordi e fuggi come la città è ancora costretta a subire.
Staremo a vedere… ma se il buongiorno si vede dal mattino…

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